mercoledì 22 maggio 2013

tutti pazzi per l'arredamento..la crisi...non è per noi

L'etinico di Orissa per arredare con fantasia gli spazi verdi.
Per il terrazzo in città o per il giardino della casa Vacanze Orissa propone interessante soluzioni.
Siamo amanti degli stili perduti, Noi pazzi del Laboratorio Libellula, siamo rimasti affascinati da questi stili antichi quasi vintage...
dal sito di orissa
http://www.orissa.it
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Orissa è uno stato dell’India che ci ha affascinato con i suoi templi e i preziosi lavori di intaglio, per questo motivo ne abbiamo preso in prestito il nome.
Nella nostra "piccola Orissa" però si trovano mobili provenienti da ogni stato dell’immenso subcontinente indiano. Mobili coloniali tradizionali e classici, trovati nei luoghi di maggior insediamento delle colonie inglesi, portoghesi e francesi; portali della mitica tradizione "Moghul" e colonne imponenti, pezzi decisamente etnici, rustici o finemente intarsiati d’avorio e di osso, policromi o a legno naturale, con piccole mattonelle di ceramica coloratissime. Riguardo alle policromie notiamo delle curiose somiglianze tra imobili provenienti dall’India e quelli coloniali che importiamo dal Brasile: i colori, le forme e i legni sono simili, per quanto le longitudini e latitudini siano diverse. In Brasile il mobile coloniale, specie se decorato, ha una influenza decisamente nord europea.
Inglesi, Portoghesi e Olandesi sono stati grandi colonizzatori dell’est e del sud est asiatico, seguendo la scia delle loro rotte siamo giunti anche in Indonesia. L’Indonesia è un continente formato da più di 13000 isole, la culla della civiltà e della cultura di questo popolo risiede nell’isola di Giava dove noi cerchiamo sia pezzi dell’epoca coloniale olandese, che della tradizione locale, mobili e suppellettili di legni pregiati e bellissimi: finemente lavorati, rustici o decisamente primitivi.
Abbandonando le rotte dei colonizzatori ci siamo avventurati sulle alte vette del mondo dove siamo rimasti incantati dall’arte, dalla cultura e dai colori del Tibet. I mobili e gli oggetti tibetani, preziosi e colorati, provengono da monasteri e case private di nobili o alti funzionari del governo. Cassettoni, bauli e madie usati come basi per statue o per contenere strumenti e oggetti rituali; ma anche per riporre alimenti e indumenti. Sono in legno d’abete, laccati, dipinti a rilievo, rivestiti di pelli e i loro soggetti, a volte floreali o con figure e simboli, raccontano sempre qualcosa, per esempio i cinque sensi: frutti per il gusto, drappi di seta per il tatto, specchi per la vista, strumenti musicali per l’udito e conchiglie porta-profumo per l’olfatto.
Ci auguriamo che visitando la nostra esposizione possiate immergervi nell’atmosfera che questi mobili e le loro storie trasmettono, parte di un passato non troppo remoto ma denso di significati. Saremo pronti a raccontarvi queste storie, a consigliarvi e seguirvi nell’arredamento della casa, della veranda, del terrazzo, del giardino o del vostro negozio. Un’ultima cosa, non in ordine d’importanza: i nostri prezzi davvero interessanti.
Siamo al Mercanteinfiera d'Autunno e Primavera ed in altre manifestazioni di antiquariato e arredamento di interni ed esterni."

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